AMLETO, PRINCIPE DEI PALAZZI
liberamente ispirato a WILLIAM SHAKESPEARE
DRAMMATURGIA MAURIZIO PATELLA
CON LUIGI AQUILINO, MARIANO ARENELLA, ERICA CAMIOLO, ELENA FERRARI, CLAUDIO PELLERITO, ALBERTO PIRAZZINI, MATTEO SANGALLI
NETWORK DESIGN E PROGETTAZIONE REGIA STREAMING LEONARDO MOISO
SVILUPPO APPLICATIVO, AIUTO REGIA MATILDE UGOLINI
PHYGITAL EXPERIENCE DESIGN ASSOCIAZIONE GOMBOC
SOGGETTO SUPPORTO ALLA DRAMMATURGIA E REGIA MARIANO ARENELLA
PROGETTO SOSTENUTO DA FONDAZIONE CARIPLO, VINCITORE DEL BANDO EMBLEMATICO PROVINCIALE
CON IL SOSTEGNO DI NU ARTS AND COMMUNITY
E' NECESSARIO PORTARE IL PROPRIO SMARTPHONE E AURICOLARI PERSONALI
Amleto cammina per il quartiere. Inquadra con lo smartphone i palazzi uguali, altissimi, le crepe sui muri; registra le urla dai sottoscala, la musica trap sparata al massimo, le finestre spalancate dove si intrecciano voci che parlano lingue diverse; una signora gli racconta di come sua nonna sia inciampata in una buca del marciapiede e si è spaccata il naso. Una famiglia che abita al sesto piano gli dice che il tetto cade a pezzi, piove nell'androne, il camion della spazzatura non passa mai, amianto ovunque. E i topi, ne vogliamo parlare? E il Comune se ne frega! Amleto è diventato da poco – come si dice ora - un influencer. Fa video, parla con la gente, racconta storie. Si è appassionato alla politica da quando sono successe un paio di cose terribili: suo padre è scomparso nel nulla e nel nulla è finito il suo sogno di salvare il quartiere dal degrado. Di chi è la colpa?
MOTIVAZIONI
Con questa riscrittura abbiamo voluto indagare il rapporto con il potere di chi sta ai margini; di chi è sempre stato escluso dalle decisioni dei piani alti, relegato in zone periferiche; di chi viene allontanato dalla comunità come qualcosa di vergognoso che non si deve vedere. Cosa accadrebbe – ci siamo chiesti – se dessimo agli “ultimi” un'occasione per reagire? Attualmente molti di noi vivono una condizione simile. Ci sentiamo defraudati della nostra capacità di incidere davvero nella società. Ci sentiamo dimenticati, umiliati, e impotenti. Solo dei numeri. Ma se l’avessimo, la nostra opportunità, cosa accadrebbe? Se per una volta non fossimo più alla “periferia” del sistema, ma al suo centro, cosa saremmo in grado di fare? Renderemmo la nostra società un posto migliore? E soprattutto: sarebbe un cambiamento vero?
La scrittura del testo è partita da una serie di interviste realizzate in un quartiere “difficile” - la Rizzottaglia di Novara - con la collaborazione dell’associazione Territorio e Cultura Odv, da anni impegnata nel territorio.
SMARTPHONE
“Amleto, Principe dei Palazzi” è uno spettacolo “ibrido.” La maggior parte delle scene si svolgerà, infatti, in presenza, nell’insolita cornice della “Corte dei Calzolai” ai Tetti Verdi. Altre, invece, si seguiranno col proprio smartphone in live streaming. Spiando dallo schermo, lo spettatore verrà così accompagnato per il quartiere - la Danimarca - restando comodamente seduto in platea. Valicherà i confini del palco, aprendo il teatro a luoghi “altri”. Vedrà appartamenti, motorini, bottiglie rotte, le persone che abitano le strade. Mischierà realtà e finzione. Personaggi veri e di fantasia. Un primo piano sullo schermo di uno smartphone, e subito dopo gli attori vivi, veri sul palco, per raccontare la nostra società ormai così complessa, stratificata, e molto confusa. Divorata da laceranti dubbi. Alcuni, forse, di Amleto. Altri, nostri.